WHCA – Water at the Heart of Climate Action Project

A febbraio 2024, Fondazione CIMA, su richiesta della World Meteorological Organization (WMO), ha iniziato a collaborare al Water at the Heart of Climate Action Project (WHCA), un’iniziativa dedicata alla mitigazione dei rischi legati all’acqua e al rafforzamento della resilienza delle comunità vulnerabili in Etiopia, Sudan, Sud Sudan, Uganda e Ruanda.

Il progetto è coordinato da WMO, UNDRR e dall’International Federation of Red Cross and Red Crescent Societies (IFRC), che lavorano in sinergia sotto l’ombrello del Centre of Excellence for Climate and Disaster Resilience (CoE). La sinergia è ulteriormente rafforzata dal meccanismo di finanziamento multi-partner Systematic Observations Financing Facility (SOFF) delle Nazioni Unite.

In cosa consiste il progetto?

WHCA ruota intorno a cinque principali aree tecniche:

  • Conoscenza e gestione del rischio legato all’acqua: accelerare gli investimenti nella presa di decisioni basate sul rischio;
  • Osservazione, monitoraggio e previsione di eventi meteorologici e idrologici: potenziare le attuali capacità idro-meteorologiche regionali, nazionali e locali;
  • Sistemi di Early Warning specifici per l’acqua (diffusione e comunicazione): ridurre la disconnessione tra le comunità e i sistemi di allerta precoce a livello nazionale e regionale;
  • Azione preventiva e adattamento guidato a livello locale: integrare l’azione preventiva con azioni a più lungo termine volte a migliorare la resilienza climatica delle comunità con un approccio centrato sull’utente (“End to End”);
  • Attività trasversali: garantire forme innovative e multidisciplinari di apprendimento e una gestione efficiente della conoscenza.

Obiettivo generale è supportare gli attori nazionali, regionali e locali per una più efficace ed efficiente gestione dei rischi legati all’acqua, partendo dalla considerazione che la crisi idrica in Africa è inestricabilmente legata alla crisi climatica. Per affrontare tali rischi, quindi, serve cambiare l’attuale “approccio sistemico”: in tale contesto il progetto intende, in tempi estremamente ristretti (entro luglio 2024), dapprima analizzare (anche in situ, con visite e consultazioni con i soggetti preposti) la situazione esistente nei Paesi coinvolti, di strumenti e capacità di gestione dei rischi alluvioni e siccità con un focus prioritario legato al Pilastro 2 (Detection, observation, monitoring, analysis, and forecasting, ovvero individuazione, osservazione, monitoraggio, analisi e previsione degli eventi meteorologici e idrologici potenzialmente calamitosi) della strategia Early Warnings for All (EW4All), iniziativa coordinato a livello internazionale proprio da WMO.

Dopo la fase di analisi, che evidenzierà i maggiori punti di forza e di debolezza dell’attuale sistema, è prevista la redazione di un Piano di Azione, che verrà validato con un apposito workshop organizzato nell’area, con varie proposte di sviluppo e implementazione delle principali misure (anche organizzative) e strumenti operativi di miglioramento delle attuali capacità di previsione e prevenzione dei rischi alluvioni e siccità nel bacino idrografico del Nilo, in connessione e sinergia con le altre iniziative presenti e previste nell’area.

La parte finale del progetto riguarderà anche l’implementazione e la proposta di utilizzo della piattaforma di visualizzazione dati e supporto alle decisioni myDEWETRA.world (caricando i principali strati informativi disponibili), strumento in grado di favorire un approccio multidisciplinare, condiviso e partecipativo tra tutti i soggetti a vario titolo preposti e interessati nelle tematiche di adattamento al cambiamento climatico, visto che la collaborazione tra tutti i settori che si occupano di risorsa idrica, disastri e clima, tradizionalmente, non è affatto scontata e garantita.

Quali sono i risultati attesi?

  • Analisi delle attuali capacità osservazione, monitoraggio, analisi e previsione degli eventi meteorologici e idrologici potenzialmente calamitosi in termini di alluvioni e siccità nei 5 paesi africani di Etiopia, Sudan, Sud Sudan, Uganda e Ruanda (e produzione di specifico report integrato anche dalla fase di consultazione preliminare in loco)
  • Workshop regionale di validazione del report di cui sopra integrando la documentazione con tutti i riscontri puntuali dei portatori di interesse e di presentazione della piattaforma myDEWETRA.world
  • Implementazione della piattaforma myDEWETRA.world per i 5 paesi di interesse con i dataset disponibili (e produzione di uno specifico report)
  • Partecipazione al workshop regionale relativo all’iniziativa del WMO HydroSOS (“Global Hydrological Status and Outlook System”), dove presentare l’implementazione di myDEWETRA.world

Cosa fa Fondazione CIMA?

Nell’ambito del progetto WHCA, Fondazione CIMA è incaricata di coordinare, in collaborazione con WMO e con i partner di progetto, le consultazioni con enti nazionali e transfrontalieri nei Paesi coinvolti per identificare le attuali capacità e le esigenze per il rafforzamento del sistema Early Warning: sulla base delle consultazioni, sarà sviluppato un piano di azione per la previsione delle alluvioni e il monitoraggio e la previsione delle siccità, che sarà convalidato nell’ambito di un workshop durante il quale raccoglieremo i feedback degli attori coinvolti.

Fondazione CIMA è inoltre incaricata di implementare la piattaforma di previsione e monitoraggio myDEWETRA nei Paesi coinvolti nel progetto, collaborando con i rispettivi servizi idrometeorologici nazionali.

Partnership: IFRC Network WMO UNDRR SOFF