MedEWSa

Guidato dalla World Meteorological Organization (WMO), il progetto MedEWSa (Mediterranean and pan-European forecast and Early Warning System against natural hazards) è finanziato nell’ambito di Horizon Europe e ha l’obiettivo di realizzare un sistema di allertamento multi-hazard e impact-based a livello paneuropeo, mediterraneo e africano.

In cosa consiste il progetto?

MedEWSa s’inserisce nell’ambito della EW4All Initiative, che mira ad assicurare a ogni persona sul pianeta, entro il 2027, la protezione da rischi naturali e climatici grazie all’impego di sistemi di allertamento (Early Warning Systems, EWS). Il progetto MedEWSa, iniziato nel 2023 e con termine previsto per ottobre 2026, si pone infatti l’obiettivo di fornire soluzioni innovative consentano di garantire previsioni d’impatto tempestive e accurate ed EWS impact-based per diversi rischi naturali.
Il progetto si realizza attraverso attività e studi in otto aree pilota, selezionate tra stati europei, africani e dell’area meridionale del Mediterraneo per la loro storia di eventi naturali catastrofici con impatti a cascata. Le aree pilota sono suddivise in “gemelli” che connettono tra loro aree che, sebbene presentino condizioni climatiche differenti, sono vulnerabili agli stessi rischi naturali, e permettono il trasferimento bidirezionale di conoscenze a lungo termine:

  • regione dell’Attica (Grecia) e i parchi nazionali etiopi: incendi ed eventi estremi, anche legati a siccità
  • Venezia (Italia) e l’area di Alessandria e il delta del Nilo (Egitto): inondazioni marine e maremoti
  • città di Kosice (Slovacchia) e Tbilisi (Georgia): frane e alluvioni
  • regione della Catalogna (Spagna) e Svezia (a livello nazionale): ondate di calore, siccità e incendi forestali

Quali sono i risultati attesi?

  • Introdurre un sistema standardizzato di diffusione del supporto alle decisioni (Decision Support Dissemination System, DSDS) per la valutazione dei rischi e delle vulnerabilità, che sfrutti e potenzi le capacità esistenti e porti alla creazione di una piattaforma multirischio completamente integrata
  • Creazione di una suite di prodotti completi basati sull’intelligenza artificiale, basati su EWS operativi e sulle intuizioni di quattro gemelli che collegano aree con condizioni climatiche e geografiche diverse ma eventi pericolosi simili, per garantire la fornitura di servizi innovativi di previsione e valutazione dell’impatto
  • Sviluppare le tecnologie esistenti e fornire un servizio EuMeA che copra le aree vulnerabili del Mediterraneo e dell’Africa con una valutazione continua di rischi multipli. Il servizio sarà convalidato e reso operativo a un TRL6-8 entro la fine del progetto, sulla base di quattro siti pilota gemelli complementari
  • Progressi tecnologici nel campo dei Big Data, compresi i valori estremi, l’assimilazione dei modelli che combinano l’intelligenza artificiale (AI) e l’intelligenza artificiale spiegabile (explainable artificial intelligence, XAI) con le competenze locali e regionali, integrate da metodi di mappatura e soluzioni di trasferimento del rischio
  • Garantire un’informazione critica e mirata sui rischi e i pericoli legati al clima a un pubblico più ampio, con l’obiettivo di fornire un sostegno innovativo alla società e di sensibilizzare l’opinione pubblica, consentendo un’efficace allerta precoce e la messa in atto di interventi convalidati e di strategie di riduzione del rischio a livello regionale, nazionale e internazionale, nonché a livello locale, in collaborazione con le squadre nazionali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa

Cosa fa Fondazione CIMA?

Nell’ambito del progetto, Fondazione CIMA chiamata a rafforzare DSDS per gli incendi boschivi in Etiopia, necessario per un confronto con quello che sarà sviluppato per la regione dell’Attica e per migliorare la conoscenza del rischio, la prevenzione e la preparazione nel contesto delle aree protette e dei parchi naturali etiopi. In questo contesto, favoriremo la capacità di gestione degli incendi boschivi attraverso sistemi di monitoraggio e previsione attraverso vari strumenti, tra cui la creazione di mappe di pericolosità basate su tecnologie di machine learning e l’utilizzo di modellistica, in particolare i modelli sviluppati da Fondazione CIMA: RISICO ETHIOPIA (un sistema di classificazione del pericolo di incendio studiato per il contesto etiope, già implementato sul territorio nazionale) e PROPAGATOR, un simulatore della propagazione degli incendi per la creazione di scenari in tre aree protette etiopi.

Inoltre, siamo coinvolti nelle attività dedicate al coinvolgimento e al supporto della popolazione nelle emergenze: compito di Fondazione CIMA è contribuire alla definizione di linee guida per la pianificazione partecipata delle emergenze; inoltre le linee guida includeranno anche modelli di messaggistica di allerta, sempre in ottica multi-rischio.

Fondazione CIMA partecipa anche alle attività previste per altre due aree gemelle del progetto. In particolare, è coinvolta nel rafforzamento delle capacità di gestione e riduzione del rischio di alluvioni e frane per il gemello Kosice (Slovacchia) – Tbilisi (Georgia) e delle ondate di calore, siccità e incendi per il gemello Catalogna (Spagna) – Svezia. Nel primo caso, le attività si sviluppano intorno all’intero sistema operativo previsionale per sviluppare un nuovo sistema impact-based; nel secondo caso, le attività si concentrano sull’impiego di dimostratori che consentano lo scambio di conoscenze tra questi due diversi hotspot climatici.