IRIDE

Finanziato nell’ambito del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR), IRIDE (International Report for Innovative Defence of Earth) è un progetto dedicato alla realizzazione di un Sistema End-to-End per fornire i servizi su base geospaziale a livello nazionale ed europeo, secondo le esigenze espresse dalle autorità nazionali italiane con l’obiettivo di fornire servizi alla pubblica amministrazione e ai clienti privati.

In cosa consiste il progetto?

IRIDE s’inserisce nell’ambito della seconda componente della prima missione (M1C2), in particolare nell’investimento M1C2.4.2 “Osservazione della Terra”. Lo sviluppo del sistema IRIDE è affidato all’ESA, con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI): rappresenta uno dei più importanti programmi spaziali europei di Osservazione della Terra e prevede lo sviluppo di una costellazione di piccoli e medi satelliti per fornire servizi di monitoraggio in diversi ambiti (per le risorse idriche, la qualità dell’aria, nell’area marina e costiera, sui movimenti del terreno e la copertura del suolo, condizioni meteorologiche, infrastrutture critiche), gestione delle emergenze e sicurezza, e per fornire dati analitici per lo sviluppo di applicazioni commerciali da parte di startup, piccole e medie imprese e industrie di settore.
Il progetto ha la durata di tre anni (aprile 2023 – giugno 2026).

Cosa fa Fondazione CIMA?

Fondazione CIMA partecipa a due diversi lotti del progetto. Nell’ambito del lotto 1, guidato da Planetek, contribuiamo al Servizio S6 Water Management, coordinando il work package dedicato alla modellistica idrologica, idraulica e trasporto di sedimenti. In particolare, ci occuperemo

  • dell’assimilazione nella modellistica idrologica operativa a scala nazionale Flood-PROOFS di mappe satellitari di umidità del suolo e snow cover area, realizzate nel progetto, anche sfruttando i nuovi dati IRIDE, così da permettere l’assimilazione di ulteriori prodotti satellitari nella modellistica idrologica
  • dell’accoppiamento della modellistica idrologica operativa a scala nazionale Flood-PROOFS con il modello CASCADE, che stima il bilancio di sedimenti per ciascun ramo, realizzato dal partner di progetto Università di Padova
  • della realizzazione operativa dell’indice di Anomalia di Snow Water Equivalent, che rappresenta un nuovo indice di anomalia a scala nazionale
  • dell’utilizzo come input di Flood-PROOFS i prodotti realizzati nel servizio S5 Idrometeoclima (previsioni meteorologica a breve termine, proiezioni meteorologiche su scala stagionale, proiezioni climatiche)

Sempre nell’ambito del lotto 1, Fondazione CIMA contribuisce al work package dedicato alla gestione della risorsa idrica e al monitoraggio di siccità e della scarsità idrica con

  • Realizzazione operativa a scala italiana degli indici CDI (Combined Drougth Indicator), SPEI (Standardized Precipitation Evaporation Index), Soil-Moisture-Anomaly integrando informazioni satellitari, ad alta risoluzione e near real time
  • Realizzazione operativa dell’indice fAPAR (fraction of Absorbed Photosynthetically Active Radiation) da Sentinel 2, utile per il monitoraggio dello stato della vegetazione.
  • Realizzazione operativa dell’Anomalia di fAPAR.
  • Miglioramento dell’indice NDVI, che descrive lo stato di salute della vegetazione, attualmente operativo utilizzando i dati della costellazione IRIDE, utile anche per la previsione degli incendi

Nell’ambito del lotto 4, guidato da eGEOS, Fondazione CIMA è sia pilot user sia subcontraente e contribuirà nello sviluppo di quattro catene di processamento per la mappatura rapida del danno (“Rapid Damage Mapping”): una coppia riferita al rischio di allagamento e una coppia riferita al rischio di incendi. Entrambe le coppie hanno lo scopo di generare una mappa di “delineation” (per l’identificazione dell’area affetta dall’alluvione o dall’incendio) e una mappa di “grading” (per la classificazione del grado di danno provocato dall’allagamento o dall’incendio).
Per quanto riguarda il rischio di allagamento, siamo coinvolti nello sviluppo tecnico delle due catene, mentre per rischio di incendi, siamo anche responsabile dello sviluppo, implementazione e gestione delle catene corrispondenti.
Da un punto di vista tecnico, nella Fase 1 (“precursor”), Fondazione CIMA si occuperà di migliorare gli attuali modelli sviluppati per il Dipartimento della Protezione Civile italiano per la mappatura delle aree allagate e le aree percorse dal fuoco utilizzando i dati delle costellazioni satellitari Copernicus Sentinel 1 e Sentinel 2 (i modelli AUTOWADE e AUTOBAM, rispettivamente). Nella fase 2, sarà nostro compito migliorare le quattro catene integrandovi i sopracitati modelli, nei quali saranno operativi i futuri dati della costellazione (di costellazioni) IRIDE.