GDA AID Disaster Resilience

Promosso dalla European Space Agency (ESA) e guidato da Indra, il programma Global Development Assistance (GDA) AID Disaster Resilience è dedicato al rafforzamento della resilienza ai disastri, attraverso l’uso di strumenti di osservazione della Terra, e si concentra sulla mappatura delle componenti del rischio.

In cosa consiste il progetto?

La resilienza ai disastri è la capacità degli individui, delle comunità e delle organizzazioni di adattarsi e riprendersi da pericoli, stress e shock, imparando dai disastri passati e riducendo la propria esposizione e vulnerabilità a quelli futuri. Iniziato nel 2023, GDA AID Disaster Resilience ha come obiettivo dimostrare che l’osservazione della Terra può contribuire a migliorare la resilienza delle comunità fornendo dati cruciali nelle fasi di prevenzione, mitigazione, preparazione, risposta e recupero della gestione dei disastri.
Il progetto si sviluppa intorno a tre temi principali:

  1. Mappatura dell’esposizione e della vulnerabilità, che comprende per esempio la classificazione dei tipi di edifici, l’uso del suolo e stima del valore degli asset esposti
  2. Mappatura dei rischi, in particolare alluvioni, erosione costiera e condizioni meteorologiche
    estreme
  3. Valutazione del rischio, con la produzione di una serie di mappe e statistiche che descrivono e quantificano l’impatto di alluvioni, subsidenza e frane sulle persone e sugli asset, combinando mappe di esposizione e vulnerabilità con quelle di pericolosità.

Il progetto si fonda su una stretta collaborazione fra i partners, esperti di rischio e osservazioni della terra, e diversi Istituti Finanziari Internazionali (IFIs) in particolare World Bank (WB) e Asian Development Bank (ADB). Il progetto si traduce infatti nello sviluppo e applicazione di servizio tagliati sulle esigenze di alcuni programmi globali sia di WB sia di ADB che intendono migliorare le condizioni di resilienza alle catastrofi di origine naturale a diverse scale.
Con ciascuna iniziativa ci si è concentrati su uno specifico caso di studio per la valutazione e lo studio delle possibilità fornite dagli strumenti di osservazione della Terra per la gestione del rischio.

Quali sono i risultati attesi?

  • Adattare servizi per la mappatura di esposizione vulnerabilità, pericolosità e rischio in supporto di iniziative degli IFI
  • Applicare tali servizi a casi reali per dimostrarne l’efficacia e l’applicabilità
  • Migliorare le capacità tecniche delle singole iniziative affinché possano utilizzare i singoli servizi in autonomia

Cosa fa Fondazione CIMA?

Nell’ambito del programma, Fondazione CIMA è stata coinvolta in sei casi studio:

  • Improved EO-based analytics to provide disaster risk metrics at national level in Azerbaijan, per lo sviluppo dei Country Climate Development Reports (CCDR), in supporto del Global Program for Disaster Risk Analytics (GDPRA) di World Bank, che ci ha portati a fornire analisi avanzate sul rischio alluvionale a scala di paese in Azerbaijan.
  • Support to design and suitability of Natural Based Solutions using flood hazard and green infrastructure mapping. Il caso studio contribuisce al Global Program on Nature-Based Solutions (NBS) for Climate Resilience, anch’esso portato avanti da World Bank, e aveva l’obiettivo di supportare lo sviluppo di NBS basate sulla mappatura del rischio alluvionale e delle green infrastructure, ossia una rete di aree naturali e semi-naturali messe a punto per fornire servizio ecosistemici e al contempo aumentare la biodiversità. Il caso d’uso è stato portato avanti in Thailandia e Argentina. Fondazione CIMA ha contribuito all’analisi delle aree suscettibili alle alluvioni e alla valutazione dell’efficacia delle NBS nel ridurre il rischio alluvionale.
  • Enhanced flood and exposure mapping to enable better financial risk management in Morocco, in supporto del Disaster Risk Financing and Insurance (DRFI) Program di World Bank, che mira a rafforzare la resilienza ai disastri con strumenti finanziari quali le assicurazioni catastrofali. Qui il CIMA in collaborazione con LIST e WASDI ha ricostruito ha ricostruito eventi di inondazione urbana del passato per la calibrazione dei modelli assicurativi.
  • Subsidence and flood diagnosis in Indonesian cities, a sostegno del progetto dell’Asian Development Bank Flood Management in North Java. Fondazione CIMA ha contribuito alla valutazione dei rischi di allagamento in combinazione con fenomeni di subsidenza in città indonesiane in collaborazione con Planetek Italia.
  • Geospatial indicators of land stability, and flood susceptibility to improve water management in Bangladesh, per rafforzare la gestione della risorsa idrica e la valutazione di rischi quali frane, alluvioni e subsidenza attraverso un miglior uso degli strumenti di osservazione della Terra. Il caso d’uso contribuiva al progetto dell’Asian Development Bank Enhancing Differentiated Approaches in Context-Sensitive Situations.