Building Disaster Resilience to Natural Hazards in Sub-Saharan African Regions, Countries and Communities

Il Programma Building Disaster Resilience to Natural Hazards in Sub-Saharan African Regions, Countries and Communities è iniziato nel 2015 con lo scopo di migliorare la gestione del rischio da disastri naturali nei Paesi della regione sub-sahariana. Finanziato dall’ Unione Europea e nato dall’accordo tra quest’ultima e l’ African, Caribbean and Pacific Group of States (ACP), il Programma è suddiviso in cinque aree di lavoro.

Fondazione CIMA, su richiesta dell’Ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio da Disastri (UNDRR) ha portato avanti la componente dedicata al rafforzamento della capacità dei Paesi coinvolti di raccogliere e analizzare i dati di danno ( disaster loss data), utilizzare valutazioni del rischio e di incorporare la riduzione del rischio nella pianificazione di sviluppo.

Più nel dettaglio, nel 2018 i ricercatori di Fondazione CIMA hanno sviluppato i profili di rischio di alluvioni e siccità per 16 Paesi africani, impiegando i dati disponibili a livello regionale provenienti in prevalenza dai satelliti. Tali profili, che uniscono una valutazione probabilistica dei rischi alla stima del loro impatto, forniscono una visione completa che tiene conto anche dell’incertezza legata ai cambiamenti climatici e allo sviluppo socio-economico dei diversi Paesi. Inoltre, poiché non è possibile pensare a un reale sviluppo sostenibile senza che vi sia la condivisione delle conoscenze, nell’ambito del progetto sono stati organizzati workshop nazionali, durante i quali metodologia, risultati e fruibilità dei profili di rischio sono stati condivisi con i Paesi ospitanti. I workshop hanno anche consentito di promuovere l’integrazione delle conoscenze scientifiche sul rischio all’interno del processo di decision-making.

Nel 2019, per rafforzare quest’ultimo aspetto, Fondazione CIMA ha revisionato i profili di rischio, integrandoli con i dati e le conoscenze locali di tre Paesi (Angola, Tanzania e Zambia), lavorando in stretta collaborazione con i governi nazionali. Questo percorso ha portato anche allo sviluppo di linee guida sull’utilizzo dei profili, uno strumento che può fornire un supporto nelle politiche decisionali delle diverse nazioni. Inoltre, allo scopo di migliorare l’accessibilità e la fruibilità dei profili di rischio, sono state compiute valutazioni dei quadri istituzionali che hanno portato a individuare i punti critici su cui concentrare gli sforzi. Sempre nell’ottica di rendere i profili di rischio accessibili a tutti e favorirne l’integrazione nel processo decisionale, i ricercatori di Fondazione CIMA hanno sviluppato una piattaforma web in grado di facilitare il coordinamento e lo scambio di dati e informazioni tra le diverse istituzioni, sia a livello internazionale sia a livello regionale.