Nel cuore del Mediterraneo, dove le rotte millenarie si intrecciano con le migrazioni dei cetacei, si gioca una partita cruciale per la sostenibilità del mare. In occasione della Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo, riflettiamo sull’importanza di proteggere questo ecosistema unico e fragile.
Quest’anno, a dare ancora più significato alla ricorrenza, è la notizia che il marchio High Quality Whale Watching® (HQWW®) è stato selezionato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) come uno degli impegni volontari dell’Italia per il raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 14 – Vita sott’acqua, nell’ambito della UN Ocean Conference 2025.
Questo riconoscimento non è solo simbolico. HQWW® rappresenta un modello concreto di turismo marino responsabile, nato dalla collaborazione tra ACCOBAMS e l’Accordo Pelagos. Fondazione CIMA in Italia è responsabile dell’implementazione del marchio. Un progetto che coniuga scienza, formazione e sostenibilità, con l’obiettivo di proteggere i cetacei e promuovere pratiche di osservazione rispettose dell’ambiente.
Un marchio per un turismo marino sostenibile
Il whale watching è un’attività turistica in crescita, che offre l’opportunità di osservare i cetacei nel loro habitat naturale. Tuttavia, senza regole chiare, può diventare una minaccia per le specie marine. Per questo, nel 2014, ACCOBAMS e Accordo Pelagos hanno istituito il marchio High Quality Whale-Watching®, con l’obiettivo di promuovere pratiche di osservazione eco-responsabili.
La Francia ha iniziato a rilasciare il marchio nel 2014 e nel 2019, Fondazione CIMA ha ricevuto il mandato di gestire e rilasciare il marchio in Italia, nell’ambito del progetto EcoSTRIM, finanziato dal Programma Interreg Italia-Francia Marittimo. Dal 2019, Fondazione ha organizzato 6 corsi di formazione con un totale di 144 partecipanti tutti parte dello staff di operatori che hanno già condotto l’attività di whale-watchingI corsi sono destinati a fornire loro le competenze necessarie per svolgere l’attività in modo sostenibile.
«HQWW® non è solo un marchio, ma un impegno concreto per la tutela dei cetacei e la promozione di un turismo consapevole», spiega Aurélie Moulins, ricercatrice di Fondazione CIMA. «Il riconoscimento di HQWW® come impegno volontario dell’Italia per l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 14 – Vita sott’acqua sottolinea l’importanza di integrare la sostenibilità nelle attività economiche legate al mare. Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, in collaborazione con la nostra Fondazione si impegna a rendere il marchio HQWW® a livello nazionale, uno strumento efficace nella sostenibilità delle attività economiche».
Questa iniziativa rappresenta un esempio concreto di come la collaborazione tra istituzioni, ricerca scientifica e operatori economici possa contribuire alla protezione degli ecosistemi marini e alla promozione di un turismo responsabile.

Tra scienza e conservazione: il ruolo di Fondazione CIMA nel Mediterraneo
Oltre all’implementazione del marchio HQWW®, Fondazione CIMA collabora con ACCOBAMS in qualità di partner tecnico-scientifico su iniziative condivise ed è attivamente coinvolta nel comitato tecnico-scientifico dell’Accordo Pelagos, portando il proprio contributo scientifico alla definizione di linee guida, piani di gestione e raccomandazioni per la conservazione dei cetacei nel Mediterraneo.
La ricercatrice Paola Tepsich è membro della delegazione italiana del Comitato Scientifico e Tecnico dell’Accordo Pelagos, che si riunisce periodicamente per definire le priorità relative al programma di lavoro dell’Accordo Pelagos. Fondazione CIMA contribuisce inoltre all’organizzazione di workshop tecnici, alla redazione di documenti strategici come il Conservation Managment Plan dello zifio e alla promozione del dialogo tra ricerca e decision makers.
«La nostra partecipazione al comitato scientifico e ai gruppi di lavoro, ci permette di portare l’esperienza sul campo nelle decisioni strategiche per la tutela dei cetacei. È un ponte tra la scienza applicata e le politiche di conservazione condivise a livello internazionale», racconta Paola Tepsich, referente dell’Ambito Ecosistemi Marini di Fondazione CIMA.
Questa sinergia tra ricerca scientifica, governance multilivello e cooperazione transfrontaliera è fondamentale per affrontare in modo integrato le sfide della conservazione marina in un’area complessa come il Mediterraneo.
