Estate 2025 | Il Mediterraneo tra ondate di calore marine e biodiversità sotto pressione

Mare Estate 2025 mediterraneo

Il mare, termometro sensibile del cambiamento climatico, ha mostrato anche in questa estate 2025 segni inequivocabili. Le campagne di monitoraggio di Fondazione CIMA tramite sonda CTD1 hanno registrato un aumento significativo delle temperature superficiali: dai 14 °C di inizio maggio si è passati ai 26,8 °C di inizio agosto e ai 27,7 °C di metà agosto. Le ondate di calore hanno inciso non solo in superficie, ma anche sulla colonna d’acqua: il termoclino2 si è abbassato fino a 122 metri, modificando la struttura verticale e influenzando i processi ecologici.

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Posizioni delle calate di sonda CTD effettuate il 16 luglio da Fondazione CIMA, identificate sulla base della temperatura superficiale rilevata da Copernicus il 15 luglio. Il riscaldamento delle acque è stato così rapido da determinare la quasi completa scomparsa del fronte termico già il giorno successivo.

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Sonda multiparametrica CTD (Conductivity, Temperature, Depth) di Fondazione CIMA

Mare temperatura superficiale
Temperatura superficiale del mare durante l’ondata di calore, rilevata da satellite
(fonte: Copernicus Marine Service)

Queste condizioni hanno avuto riflessi sulla biodiversità. Le balenottere comuni, che, secondo i dati delle attività di monitoraggio coordinate da Fondazione CIMA, negli ultimi anni si osservavano in 150–200 individui per stagione (con l’eccezione del 2023 che aveva registrato quasi 500 avvistamenti), sono state quest’anno appena 63, valori simili al 2014 e ben al di sotto della media. Al contrario, le popolazioni di zifi e di stenelle striate hanno mostrato numeri elevati, con oltre 4.000 individui di quest’ultima specie. Tra gli avvistamenti più significativi figura quello di una tartaruga liuto vicino alla Corsica, evento rarissimo che negli ultimi vent’anni era stato documentato solo un paio di volte dai monitoraggi di Fondazione CIMA. 

Accanto a questi dati, le osservazioni hanno registrato anche un bloom fitoplanctonico molto debole, avvenuto a marzo, significativamente meno intenso rispetto all’anno precedente, quando si erano verificati bloom marcati tra marzo e aprile con un picco ad aprile e concentrazioni di clorofilla elevate. Il rimescolamento estivo 4 osservato tra due ondate di calore ha ulteriormente sottolineato la vulnerabilità del sistema marino a condizioni atmosferiche estreme.

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Somma della concentrazione di clorofilla ottenuta da satellite (Copernicus Marine Service), indicatore preliminare dell’intensità del bloom fitoplanctonico.

Questo quadro suggerisce che il riscaldamento marino non produce effetti uniformi: alcune specie si riducono drasticamente, altre sembrano trarre temporaneo beneficio da nuove condizioni, delineando una riorganizzazione complessa delle comunità marine.

  1. La Sonda multiparametrica CTD (Conductivity, Temperature, Depth) è uno strumento che misura la conduttività elettrica (C), la temperatura (T) e la profondità (D) dell’acqua. La sonda utilizzata nelle attività di monitoraggio di Fondazione CIMA arriva fino a 1000 metri di profondità ed è dotata di batteria esterna, permettendo così campionamenti regolari anche in condizioni estese e prolungate. ↩︎
  2. Il termoclino è lo strato del mare che separa le acque superficiali più calde da quelle profonde più fredde. ↩︎

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