Incendi Boschivi e Conservazione della Biodiversità Forestale

Ogni anno, soprattutto nella stagione estiva, si assiste allo sviluppo d’incendi boschivi che, oltre a modificare fortemente l’aspetto del paesaggio, possono mettere a rischio le popolazioni nell’area interessata dall’evento, diventando in alcuni casi totalmente incontrollabili. Basandosi sulle principali caratteristiche che ne influenzano lo sviluppo e la successiva propagazione, è possibile realizzare modelli matematici in grado di valutare il comportamento che un incendio potrebbe assumere una volta innescato. Si può così stabilire se e quali misure di prevenzione attivare nelle zone a rischio prima che l’innesco si verifichi, o suggerire le migliori strategie di lotta una volta verificatosi.

Attività dell’ambito – L’ambito Incendi Boschivi e Conservazione della Biodiversità Forestale è specializzato nella ricerca sulla previsione e prevenzione del rischio d’incendi e mira al miglioramento continuo della capacità di discriminare con precisione quando e dove un innesco possa generare un incendio incontrollabile. L’integrazione dei dati meteorologici, osservati e previsti, con informazioni riguardanti l’orografia del suolo e la sua copertura vegetale ha consentito lo sviluppo di modelli in grado di sintetizzare le condizioni di pericolo in mappe di semplice comunicazione, che consentono una collaborazione diretta ed efficace tra i diversi soggetti coinvolti nella gestione del fenomeno.

L’ambito ha condotto anche analisi specifiche in alcuni siti sperimentali e all’interno del Vivaio Forestale di Pian dei Corsi, che la Fondazione CIMA ha gestito fino al 2020 e dove è stato possibile seguire tutte le fasi di crescita delle specie maggiormente rappresentative dell’area mediterranea in relazione alla variabilità meteo-climatica. Le piante prodotte e conservate nel vivaio sono state anche impiegate in attività sperimentali mirate al ripristino delle aree percorse dal fuoco e alla mitigazione del rischio incendi.

Principali strumenti – L’utilizzo di dati satellitari, di dati acquisiti da drone e da apposite fotocamere permette di integrare nei modelli messi a punto dai ricercatori le informazioni sulle caratteristiche tempo-varianti della vegetazione, identificando i periodi di maggiore vulnerabilità al fuoco. Tali modelli, disponibili open source, consentono di valutare il comportamento che un incendio potrebbe assumere una volta innescato, fornendo un sistema di allerta precoce in grado di supportare gli operatori del settore nell’attività di prevenzione e gestione delle emergenze.

incendi boschivi 2

A livello nazionale, l’ambito collabora con il Dipartimento della Protezione Civile per il supporto alla previsione del pericolo da incendi boschivi a scala nazionale e regionale, e con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per il supporto alla gestione dell’intervento attraverso la simulazione di scenari d’evento. A livello internazionale, ha supportato e supporta le attività di previsione del pericolo della Protezione Civile libanese e catalana, dei pompieri dell’Alta Corsica, e di recente del Vice Ministerio della Defensa Civil della Bolivia. Inoltre, nel contesto del progetto ARISTOTLE-ENHSP, i ricercatori dell’ambito sono partner del team di esperti che forniscono all’ Emergency Response Coordination Centre (ERCC) dell’Unione Europea il bollettino di previsione del pericolo incendi a scala paneuropea.

Obiettivi dell'ambito

  • Migliorare la capacità di prevedere dove e quando l’accensione volontaria o accidentale di un fuoco può degenerare in un incendio incontrollabile e determinare scenari di emergenza, a supporto delle strutture operative competenti per materia nelle attività di previsione e prevenzione degli incendi boschivi
  • Migliorare le capacità predittive di modelli di propagazione del fuoco a supporto delle attività di spegnimento e delle strutture operative competenti per materia nelle attività di lotta attiva agli incendi boschivi, attraverso attività sperimentali di monitoraggio da drone di incendi reali e controllati
  • Aumentare le capacità di osservazione e di analisi dell’impatto degli incendi boschivi sul territorio tramite l’integrazione di informazioni multi-sensore e multi-scala e l’impiego di metodologie innovative di indagine
  • Aumentare la conoscenza e la consapevolezza del rischio incendi boschivi attraverso azioni di divulgazione e comunicazione
  • Sviluppare strategie sostenibili di riduzione del rischio incendi attraverso la pianificazione multifunzionale della copertura vegetale del suolo in collaborazione con gli enti coinvolti nella gestione e monitoraggio degli ecosistemi forestali, con particolare riguardo al cambiamento climatico

Membri dello staff

  • Andrea Trucchia

  • Bushra Sanira Asif

  • Farzad Ghasemiazma

  • Giorgio Meschi

  • Guido Biondi

  • Mirko D’Andrea

  • Nicolò Perello

  • Paolo Fiorucci

  • Silvia Degli Esposti

Modelli sviluppati

RISICO

RISICO_LIVE

PROPAGATOR

PHIRES

Collaborazioni di supporto operativo

Dipartimento della Protezione Civile

Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Regione Lazio – Agenzia Regionale di Protezione Civile

Regione Puglia – Agenzia Regionale di Protezione Civile

Emergency Response Coordination Centre(ERCC)

SIS-2B Service d’Incendie et de Secours de la Haute Corse

Direcció General de Protecció Civil. Generalitat de Catalunya

Lebanese Civil Defence
Vice Ministerio de Defensa Civil

(VIDECI) – Bolivia

World Bank

National Council for Scientific Research(CNRS) – Lebanon

Collaborazioni di ricerca

National Institute for Standard and Technology (NIST)

Centre de Recerca Aplicada en Hidrometeorologia (CRAHI) – Universitat Politècnica de Catalunya

European Centre for Medium-Range Weather Forecast (ECMWF)

Météo France

Instituto Português do Mar e da Atmosfera(IPMA)

ARPA Valle d’Aosta