Ecosistemi Marini

L’ambiente marino, che comprende molti ecosistemi ricchi in biodiversità, rappresenta una risorsa fondamentale per l’essere umano, le cui attività nel corso del tempo lo hanno però messo a rischio. Per questa ragione, una delle sfide degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e della Marine Strategy Framework Directive europea è di migliorare la gestione dell’ambiente marino per tutelare gli ecosistemi marini e la biodiversità.

Attività dell’ambito – L’ambito unisce competenze di ecologia e biologia marina per studiare come le attività umane influenzino gli ecosistemi marini, concentrandosi in particolare sulle specie che popolano il Santuario Pelagos, un’area protetta compresa tra Monaco, Francia e Italia. I ricercatori studiano i cetacei nel loro ambiente naturale, costruendo serie di dati che permettano di monitorarli nel tempo e valutare lo stato di salute della popolazione. Cercano inoltre di stabilire strategie per limitare l’impatto antropico, ad esempio attraverso la riduzione del rischio di collisioni tra i cetacei e le imbarcazioni. Particolare attenzione è dedicata allo zifio (Ziphius cavirostris ), una specie relativamente poco conosciuta; l’ambito, che possiede uno dei database più completi su questo cetaceo, ne indaga l’abbondanza nel Mar Mediterraneo, le preferenze di habitat e le dinamiche di popolazione. Inoltre, come partner della rete spiaggiamenti, l’ambito fornisce supporto alla Capitaneria di Porto di Savona in caso di animali ritrovati spiaggiati, stabilendone la specie e coordinando le operazioni di rimozione.

Principali strumenti – La ricerca sul campo è resa possibile dal catamarano di ricerca R/V Headwind di Fondazione CIMA, un’imbarcazione a basso impatto attrezzata per lo studio dei grandi animali pelagici.

I dati raccolti sui cetacei, uniti alle caratteristiche oceanografiche (ad esempio la concentrazione in clorofilla, la temperatura dell’acqua, l’intensità della corrente) e alle informazioni che descrivono la pressione antropica (come il traffico mercantile, le imbarcazioni di whale-watching e così via), sono visualizzabili sulla piattaforma software Seawetra, sviluppata da Fondazione CIMA. La piattaforma è messa a disposizione per il monitoraggio e la pianificazione d’interventi per la tutela della biodiversità marina.

L’ambito affianca il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare , l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), le Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale (ARPA) e i Segretariati Permanenti dell’Accordo Pelagos e dell’ACCOBAMS per la conservazione dei cetacei e il loro ambiente. Collabora inoltre con istituti di ricerca italiani, inglesi e americani, per studiare specificamente lo zifio, ed è coinvolto in diversi progetti INTEREGG dell’Unione Europea.

Obiettivi dell'ambito

  • Valutare il rischio che può derivare dalle attività antropiche e i conseguenti impatti diretti e indiretti sui cetacei, e più globalmente sulla biodiversità pelagica
  • Sviluppare efficaci strumenti di gestione per la conservazione delle specie marine protette nell’ottica di un utilizzo sostenibile del mare per gli Enti gestori del Santuario Pelagos e ACCOBAMS, l’Accordo sulla Conservazione dei Cetacei nel Mar Nero, Mar Mediterraneo e Aree Atlantiche Contigue
  • Studiare lo zifio per consentire la messa in opera di un piano di conservazione effettivo. In questi anni, Fondazione CIMA si è specializzata nelle ricerche su questa specie, il cui studio risulta complesso perché l’animale raramente resta in superficie per più di qualche minuto. Le ricerche sulla specie sono tuttavia prioritarie, perché la subpopolazione mediterranea è in declino e classificata come “vulnerabile” dalla Red List della IUCN

Membri dello staff

  • Alberto Demetrio Sechi

  • Anna Borroni

  • Aurelie Moulins

  • Massimiliano Rosso

  • Nicola Aurier

  • Paola Tepsich

Strumenti sviluppati

Seawetra

Collaborazioni di supporto operativo

Corsica Ferriers Sardinia Ferriers

Golfo Paradiso snc

Consorzio Liguria Viamare

Savona Port Authority

Segretariato Permanente dell’Accordo Pelagos

Segretariato Permanente dell’ACCOBAMS

Collaborazioni di ricerca

Università di Siena

Università di Genova

Università di Pisa

Università di Padova

Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)

Duke University

University of St Andrew

Copenhagen University

Woods Hole Oceanographic Institution

Universidade do Porto

Interdisciplinary Centre of Marine and Environmental Research (CIIMAR)

Observatório Oceânico da Madeira (OOM)

University of La Laguna

Institute of Deep-sea Science and Engineering – Chinese Academy of Sciences