Il progetto Distributed Research Infrastructure for Hydro-Meteorology (DRIHM), realizzato tra settembre 2011 e marzo 2015 e nato come prosecuzione ideale del precedente progetto DRIHMS, aveva l’obiettivo di ottenere i primi risultati sullo studio dell’idrometeorologia orientata alla prevenzione del rischio tramite l’utilizzo di una piattaforma di calcolo europea a elevate prestazioni.

DRIHM è una piattaforma orientata alla ricerca a livello europeo, dotata di strumentazioni d’avanguardia e possibilità di calcolo avanzate. Ecco perché l’obiettivo del progetto è stato quello di generare modelli ad alta definizione di dettaglio, utilizzabili dal Dipartimento della Protezione Civile e da ARPAL per prevedere eventi estremi e anticipare l’allerta.

I primi risultati rilevanti sono stati ottenuti già poco dopo l’inizio del progetto: l’alluvione dell’ottobre 2011 in Liguria si è dimostrata infatti un importante case study per i ricercatori della Fondazione CIMA, che di quell’evento estremo sono riusciti a individuare le caratteristiche utili alla previsione, che potrebbero consentire l’allerta in caso di un nuovo evento simile.

Oltre alla Fondazione CIMA, alla Ludwig Maximilians Universitaet di Monaco in Germania e all’Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche del CNR, il progetto DRIHM si è avvalso anche dell’apporto della Technical University di Madrid in Spagna, del Centre Européen de Recherche et de Formation Avancée en Calcul Scientifique in Francia, del Republicki Hidrometeoroloski Zavodsrbije (RHMSS) in Serbia, del Consortium of Universities for the Advancement of Hydrologic Science (CUAHSI) negli Stati Uniti d’America, del Stichting Deltares in Olanda e del HR Wallingford in Gran Bretagna.