«Ho salutato Franco nell’agosto scorso, eppure la sua presenza continua a vivere, ogni giorno, dentro di me». Così racconta Luca Ferraris, Presidente di Fondazione CIMA, ricordando il Professor Franco Siccardi a un anno dalla sua scomparsa.
«Sono stato suo allievo, prima come studente, poi come assistente, poi come ricercatore, poi come docente, e poi ancora come costituente di quella sua prima creatura, il Centro di Ricerca Interuniversitario CIMA, oggi evolutosi in Fondazione CIMA, che con umiltà e gratitudine, ho l’onore di presiedere», continua. «Da allora ad oggi, non ho mai smesso di sentirmi suo allievo, così come forse tutti coloro che l’hanno avuto come professore, come superiore, come collega. Franco è stato un maestro: di vita, di ricerca, di scienza e soprattutto di visione. Grazie alla sua immaginazione lucida e al tempo stesso visionaria, ha saputo costruire scenari di rischio e modelli predittivi che si sono rivelati poi fondamentali nel monitoraggio e nella previsione dei fenomeni climatici estremi».
Oggi, in occasione del primo anniversario della sua morte, la Fondazione lo ricorda attraverso la pubblicazione “Scienza & Arte. Responsabilità & Memoria”, realizzata con Punto A Capo, che raccoglie i contributi e le testimonianze condivise durante l’evento commemorativo organizzato nel mese successivo alla sua scomparsa. Un mosaico di parole, immagini e segni che restituisce il ritratto di un uomo capace di unire discipline, linguaggi e persone in un’unica visione comune.
«Questo album vuole essere un altro modo per salutare Franco: attraverso le immagini e i volti di chi ha partecipato al nostro Memorial, attraverso le testimonianze e i tratti che ciascuno ha voluto lasciare sulla carta, attraverso parole, gesti, simboli e pensieri che sono rimasti impressi e registrati, non solo nei video e nelle foto, ma soprattutto negli occhi e nel cuore di tutti noi».

Un ponte tra discipline e comunità
Franco Siccardi aveva il raro dono di attraversare confini – geografici, culturali e scientifici – trasformandoli in luoghi di dialogo e collaborazione. La sua visione sapeva intrecciare linguaggi diversi, far dialogare mondi apparentemente distanti, e generare reti solide e durature. Questa attitudine a unire, più che a separare, è stata una delle eredità più preziose che ha lasciato alla comunità scientifica e istituzionale.
La commemorazione del settembre 2024 ha voluto rendere tangibile questo lascito. Non solo un momento di ricordo, ma un intreccio di voci, immagini, musica e parole: una coralità che ha raccontato chi era Franco attraverso sguardi diversi, dall’arte alla scienza. La pubblicazione “Scienza & Arte. Responsabilità & Memoria” raccoglie e custodisce questo patrimonio, restituendo in ogni pagina il calore di una sala gremita, la varietà dei contributi, la profondità delle riflessioni. Sfogliandola, si percepisce l’eco di quel giorno: le persone riunite, la condivisione di esperienze, la consapevolezza che il suo insegnamento continua a vivere.
Scienza e memoria: un’eredità viva (e una responsabilità)
A un anno dalla sua scomparsa, l’eredità di Franco Siccardi non è soltanto nei modelli scientifici che ha contribuito a sviluppare, ma soprattutto nello spirito di ricerca e di collaborazione che ha saputo trasmettere. È un patrimonio vivo, fatto di conoscenza, responsabilità e memoria, che continua a orientare il cammino di Fondazione CIMA e di chiunque abbia avuto il privilegio di incontrarlo.






