Aggiornamenti neve in Italia

Fondazione CIMA porta avanti il monitoraggio costante dei dati d’innevamento sui monti italiani.

In questa pagina raccogliamo i dati principali, che forniscono un quadro della neve in Italia durante l’inverno, cruciali per una stima delle risorse idriche che saranno disponibili nei mesi primaverili ed estivi.

SWE - Snow Water Volume

Lo Snow Water Equivalent (SWE), o equivalente idrico nivale, è una misura che rappresenta la quantità di acqua derivabile dalla neve qualora venisse completamente fusa. Si calcola moltiplicando lo spessore del manto nevoso per la sua densità e si esprime in millimetri d’acqua equivalente, oppure in kg/m2. Per esempio, un SWE di 100 mm indica che la fusione di quella quantità di neve risulterebbe in 100 kg (o 100 litri) d’acqua ogni m2. Monitorare lo SWE consente di prevedere il contributo della neve alla fusione primaverile, stimare le riserve idriche disponibili per i mesi più caldi e prevenire potenziali fenomeni di piena nei corsi d’acqua. È anche uno strumento essenziale per la gestione sostenibile dell’acqua nelle regioni montane, dove la neve rappresenta una riserva fondamentale.

SWE - mean anomaly by elevation

< -50%

-50% / -5%

-5% / +5%

+5% / +50%

> +50%

Questi dati indicano la deviazione percentuale dello SWE rispetto alla media degli anni dal 2011, analizzata in funzione dell’altitudine. In altre parole, questi dati permettono di confrontare la quantità d’acqua contenuta nel manto nevoso in diverse fasce altimetriche con i valori medi storici, evidenziando variazioni anomale specifiche per alcune quote. Un’anomalia positiva indica che il manto nevoso a una determinata quota contiene più acqua del normale, mentre un’anomalia negativa segnala meno acqua. I monti italiani segnano da tempo anomalie negative alle quote più basse, un fenomeno messo in correlazione con l’aumento delle temperature dovuto al cambiamento climatico.

Anomalia di temperatura

L’anomalia di temperatura rappresenta la deviazione della temperatura osservata in un determinato periodo rispetto a un valore di riferimento o media climatica di lungo periodo. Nel nostro caso, un’anomalia positiva indica che la temperatura di un dato mese è stata più alta rispetto alla media storica per quel mese, mentre un’anomalia negativa segnala una temperatura inferiore alla norma. È un parametro utilizzato per monitorare e quantificare i cambiamenti climatici nel tempo, particolarmente importante oggi per comprendere il riscaldamento globale e i suoi effetti su scala regionale e globale.

Anomalia di precipitazioni

Analogamente, l’anomalia di precipitazioni è la differenza tra la quantità di precipitazioni registrata in un periodo specifico e la media climatica di lungo termine. È un parametro di particolare importanza per analizzare fenomeni come la siccità, e  fornisce informazioni essenziali per la gestione delle risorse idriche e la pianificazione agricola. Anch’essa ha una grande importanza per lo studio dei cambiamenti climatici e della loro influenza sui sistemi naturali e umani.

SWE - Bacini idrografici

ITALIA CON FIUMI MAGGIO

< -50%

-50% / -5%

-5% / +5%

+5% / +50%

> +50%

Guardando ai bacini idrografici, lo SWE è un’ottima misura della quantità d’acqua potenzialmente disponibile nel bacino a partire  dalla neve accumulata. Po, Adige, Tevere e Aterno-Pescara attraversano regioni caratterizzate da climi diversi e da specifiche dinamiche idrologiche, sebbene condividano la dipendenza da nevai e bacini montani che, in primavera, rilasciano acqua fondamentale per l’irrigazione agricola, l’approvvigionamento idrico e la produzione di energia idroelettrica. Monitorare lo SWE del Po è particolarmente importante, perché il suo bacino è il più esteso della penisola e ha un ruolo fondamentale perché le sue acque sostengono vaste aree agricole e urbane.

Fondazione CIMA e Lab24 - Il Sole 24 Ore

Osservatorio pioggia e siccità